Goso disse:
“Quando incontrate un maestro di Zen per la strada, non potete parlargli né affrontarlo con il silenzio. Che cosa fate?”
Commento di Mumon:
In un caso del genere, se siete in grado di rispondergli a fondo la vostra realizzazione sarà bella, ma se non siete in grado di farlo, dovreste guardarvi intorno senza vedere nulla.
Incontrando un maestro di Zen lungo la strada
Non affrontatelo né con le parole né col silenzio.
Dategli un pugno in faccia,
E vi diranno che capite lo Zen.
(Mumon, La porta senza porta 36, Incontrare un maestro di Zen per la strada)
YI JING (I Ching)
Esagramma ䷥ 38 La Contrapposizione
睽 Kui
Nove al secondo (posto):
Imbattersi nel maestro per strada.
Nessuna macchia.
(“Imbattendosi nel maestro per strada”: invero non si è ancora persa la Via).
Yi Jing (I Ching) 38.2
La seconda linea dell’Esagramma 38 dello Yi Jing (I Ching) è Opposta e Complementare alla quinta, però entrambe sono scorrette e fuori posto, per cui sono destinate ad incontrarsi in situazioni che normalmente sarebbero considerate poco adatte. D’altronde devono superare l’Abisso che le divide, rappresentato dal Trigramma Intrinseco Acqua ☵ e indicato alla linea corrispondente come un involucro di “pelle da Mordere” e strappare con le unghie e con i denti.
Mutando le due linee, l’Abisso ☵ si trasforma nel Penetrante ☴ che consente di trovare un percorso alternativo per raggiungere la meta, mentre l’altro Trigramma Intrinseco, Fuoco ☲, che rappresenta un giogo o un Attaccamento da cui non si riesce a staccarsi, diventa il Monte ☶ che è una “strada” secondaria, quella in cui ci si “imbatte nel maestro”. Un’espressione simile compare alla quarta linea de ䷶ 55 L’Abbondanza 豐 Feng dove il maestro è però “Nascosto”, come la Luce de ䷣ 36 L’Ottenebramento della Luce 明夷 Ming Yi. Va anche notato che la “strada” di cui si parla non è la “Via”, il Dao (Tao 道), citata nel commento, che, tuttavia, fortunatamente, “Non è Ancora perduta”.
Il maestro è evocato sia dal Trigramma Lago ☱, che indica la capacità di dire le cose giuste al momento giusto, che dall’Esagramma ䷃ 4 La Stoltezza (Giovanile) 蒙 Meng che si ottiene componendo i Trigrammi Monte e Acqua ☵.
Capita di trovarsi in circostanze in cui, anche senza volerlo, si commettono delle gaffe. Un incontro inatteso può portare ad assumere comportamenti inappropriati. Bisogna rendersi conto che anche la controparte può essere imbarazzata perché, malgrado non vi sia in realtà nulla di male, le circostanze in cui ciò accade possono sembrare inadatte. La linea di destinazione conferma il pericolo di lasciarsi andare per un eccesso di faciloneria o per mancanza di buone maniere. In ogni caso si può risolvere la situazione e uscirne “senza macchia”, probabilmente è sufficiente scusarsi. Potrebbe anche essere un’occasione inattesa per correggersi e per ritrovare la propria Via sotto la guida di un maestro e raggiungere una “bella realizzazione”.
Esagramma di Mutazione: ䷔ 21 Il Morso che Spezza 噬嗑 Shi He, Linea bersaglio:
Sei al secondo (posto):
Mordere la carne immergendo (ovvero mutilando) il naso.
Nessuna macchia.
(“Mordere la carne immergendo (ovvero mutilando) il naso”: invero (perché) il tenero (la seconda linea Yin) cavalca il solido (la linea iniziale Yang).)
Yi Jing (I Ching) Esagramma 21.2
Il koan di Mumon riportato all’inizio sembra conferma l’idea di “Spezzare il Morso” per trasformare una situazione altrimenti imbarazzante in uno spiazzante e sorprendente momento di risveglio.
Un altro noto detto Zen recita:
Se incontri il Buddha per la strada uccidilo!
Lo psichiatra Sheldon B. Kopp, che ha scritto il libro ononimo, commenta:
Da sempre nel mondo gli uomini hanno intrapreso pellegrinaggi, viaggi spirituali, ricerche personali. Nella loro ricerca della conoscenza, gli uomini hanno però confuso l’apprendimento con la conoscenza stessa e spesso hanno cercato aiuti, guaritori e guide, insegnanti spirituali dei quali poter diventare discepoli. L’uomo di oggi, il pellegrino contemporaneo, desidera essere discepolo dello psichiatra. Se cercherà la guida di questo guru dei nostri giorni, l’uomo si troverà a intraprendere il proprio moderno pellegrinaggio spirituale. Nel suo viaggio il pellegrino, il viandante, il discepolo, impara soltanto che nessuno può insegnargli nulla. Appena sa rinunciare al suo ruolo di discepolo, impara che ha sempre saputo come vivere, che questa conoscenza ha sempre fatto parte della sua storia. Il segreto è che non ci sono segreti. Il monito del maestro zen “Se incontri il Buddha per la strada uccidilo!” insegna a non cercare la realtà in ciò che è esterno a noi. Uccidere il Buddha quando lo si incontra significa distruggere la speranza che qualcuno all’infuori di noi possa essere il nostro padrone. Nessun uomo è più grande di un altro. Dobbiamo imparare che per ognuno di noi la vita può diventare di per sé un pellegrinaggio spirituale, una ricerca, in esilio, senza fine. La nostra unica consolazione in questo viaggio è riconoscere in ogni uomo il nostro compagno di strada.
Sheldon B. Kopp, Se incontri il Buddha per la strada uccidilo!
Valter Vico
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Sterco secco
Un monaco domandò a Unmon: “Che cos’è Buddha?”. Unmon gli rispose: “Sterco secco.”.
Commento di Mumon: Unmon mi sembra così povero da non saper distinguere, al sapore, un cibo dall’altro, oppure troppo occupato per scrivere lettere leggibili. Diamine, si sforzava di tenere la sua scuola con lo sterco secco. E il suo insegnamento era altrettato inutile.
Il lampo balena,
Le scintille piovono.
Un solo batter di ciglia
E tu non hai veduto.
(Mumon, La porta senza porta 21, Sterco secco)