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Gli studiosi attribuiscono le Otto virtù in una frase dell’imperatore saggio Guan nel libro dell’illuminazione: “È attraverso pietà filiale, armonia, dedizione, affidabilità, fratellanza tra fratelli, spirito di sacrificio, onore e senso di vergogna che diventiamo pienamente umani”.
- La Pietà Filiale – Riverenza e prendersi cura dei genitori, insegnanti e anziani
- Fraternità – vivere armoniosamente e rispettosamente tra fratelli e sorelle, rispettare gli altri
- Lealtà / dedizione – Fiducia e impegno
- Fede / Fiducia – sincerità, onestà, mantenere le proprie promesse / essere di parola
- Educazione / appropriatezza – essere cortesi, gentili, decorosi e di buone maniere
- Spirito di sacrificio / essere virtuosi – coraggio di fare cosa è giusto, purificare il cuore e lo scopo, essere altruisti
- Essere onorevoli – integrità, essere incorruttibili, prendere solo ciò che si merita o che si è guadagnato
- Senso di vergogna – essere coscienziosi, realizzare le azioni vergognose ed evitarle
La pratica delle virtù è parte integrante dell’addestramento confuciano. Altri insegnamenti della cultura cinese forniscono una guida simile su come condurre noi stessi. Il Taoismo parla delle Cinque Bellezze [del carattere umano]: gentilezza; Condotta corretta; correttezza; Saggezza, affidabilità. Il Buddismo stabilisce i Cinque precetti: “non uccidere, non rubare; non commettere adulterio; non dire bugie; non intossicare il corpo (alcool e tabacco)”. Tutte servono a uno scopo simile, che ci aiuta a domare il cuore e superare la nostra natura mondana, e tutti sono percorsi verso l’illuminazione.
La ricchezza del “Libro delle Mutazioni” è tale che noi lo possiamo avvicinare da molteplici punti di vista: testo oracolare, testo di saggezza, annuario storico,… un gioco di situazioni che ingloba la totalità delle manifestazioni. Vi invito qui ad “abbordare” il Libro delle Mutazioni come supporto alla meditazione. […]
Simile alla tecnica yuǎnguān (远觀, osservare in lontananza) la contemplazione dei fenomeni naturali, questa meditazione si realizza in due fasi: una più esterna (waiguan 外觀), contemplare l’immagine nella struttura dei tratti che la compongono; l’altra più interna (neiguan 內觀), l’integrazione dell’immagine. Portando lo sguardo sull’esagramma e sui trigrammi che lo compongono otteniamo una lettura della realtà (visione esterna), poi attraverso l’integrazione dell’esagramma e l’osservazione del suo mutamento (visione interna) potremmo sperare in un risveglio alla realtà.
Paolo Raccagni
Gli 8 Trigrammi dell’I Ching, il Libro dei Mutamenti, utilizzati nella Numerologia sono una potente rappresentazione simbolica ed evocativa delle polarità Yin-Yang nel mondo delle idee (Cielo Anteriore) e delle dinamiche cicliche dei 5 Movimenti nel mondo dei fenomeni (Cielo Posteriore).
Un trigramma è composto da 3 linee orizzontali, di due tipologie diverse: la linea intera “—” indica lo Yang, la linea spezzata “– –” indica lo Yin. Secondo la tipica visione orientale per cui l’Uomo è stato posto quale tramite fra la Terra ed il Cielo:
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Zhuang Zi e Hui Zi passeggiavano sull’argine del fiume Hao. Zhuang Zi disse: “Guardate i pesciolini, come nuotano a loro agio! È questa la gioia dei pesci.”
“Voi non siete un pesce” disse Hui Zi. “Come sapete qual è la gioia dei pesci?”.
“Voi non siete me” rispose Zhuang Zi. “Come sapete che non so qual è la gioia dei pesci?”.
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Un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo.
(Tao Te Ching, LXIV)