Esagramma 57 – Sottomettersi docilmente?

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I Ching

Esagramma 57

Il Penetrante

(Il Vento)

Il Vento è la rappresentazione dell’Energia Vitale. Infatti il termine Feng Shui, che da il nome all’antica arte tradizionale cinese che ricerca l’armonia fra l’essere umano ed l’ambiente, significa Vento 风 e Acqua 水, che sono le forze principali che modificano e modellano l’ambiente ed il paesaggio. Il Vento soffia sull’Acqua muovendola e generando le onde ed è quindi il simbolo delle forze invisibili che generano la vita.

Il Vento è il “soffio“, l’Energia Vitale, il Qi.

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Il Vento è un Esagramma (simbolo dell’I Ching composto da 6 linee) “puro”: come si può vedere graficamente, è formato da due Trigrammi (simboli dell’I Ching composti da 3 linee) identici e duplicati, che portano il suo stesso nome. Nella lingua cinese, che ha una struttura grammaticale elementare, raddoppiando un simbolo si indica la sua ripetizione nel tempo e nello spazio esaltandone le caratteristiche. “Bello bello” significa, ad esempio, bellissimo, ma anche che continua a mantenersi bello nel corso del tempo ed in ogni luogo.

i ching vento

L’azione incessante del Vento ☴ che trasforma il paesaggio corrisponde al continuo lavoro su stessi.

Esaminiamo ora il testo del Libro dei Mutamenti, l’I Ching, associato a questo simbolo.

Zhao Mengfu - Uomo con il suo cavallo nel vento 3

I Ching, Esagramma 57 Il Penetrante (Il Vento) ䷸ 巽 Xun

Il Penetrante (Il Vento) indica la capacità di entrare dentro le cose e di modificarle e riformarle dall’interno fino a raggiungere i propri obiettivi. Gli esempi naturali sono il Vento e le radici dell’Albero che sono in grado di penetrare ovunque. La modalità di azione, ripetuta e spesso nascosta, è completamente diversa da quella dell’Esagramma Opposto51 L’Eccitante (Lo Scuotimento, Il Tuono) che esprime in modo diretto tutta la sua potenza concentrata in un’unica scossa, come il terremoto.

Questo Esagramma propone dunque una strategia tipicamente Yin, flessibile, sottomessa, ma sempre attenta allo scopo finale che si prefigge.

L’Esagramma 57 è uno dei 4 in cui tutti i Trigrammi componenti sono femminili (䷁ 2 Il Ricettivo, ䷸ 57 Il Penetrante, ䷝ 30 L’Aderente, ䷹ 58 Il Sereno) e, fra questi, è l’unico in cui sono rappresentate tutte le sorelle minori, ☱ Lago e ☲ Fuoco, sotto il controllo della sorella maggiore ☴ Vento (ripetuta 2 volte). La famiglia cinese tradizionale era strutturata secondo una gerarchia molto rigida, all’interno della quale le cadette dipendevano gerarchicamente dalla sorella maggiore. Nell’antichità il destino delle sorelle minori era quello di fungere da concubine quando la maggiore andava in sposa, ma anche la maggiore non aveva alcuna possibilità di scelta perché tutti i matrimoni erano combinati indipendentemente dalla volontà e dai sentimenti degli sposi.
Alle donne era dunque richiesto di sottomettersi docilmente al proprio destino in ogni circostanza e la loro influenza sugli avvenimenti non poteva essere che sottile e nascosta, come quella del Vento che penetra nelle fessure e segue percorsi imperscrutabili e tortuosi per raggiungere la sua meta.

Il simbolo grafico del Trigramma Vento ☴ mostra una linea Yin, debole, sovrastata da due linee Yang, forti. Le immagini naturalistiche associate sono quindi quella del Vento, che, se non può soffiare liberamente, si infila in ogni anfratto trovando tutte le vie possibili, o quella dell’Albero, che emette le proprie radice nascoste sotto la terra penetrando in profondità.
Ciò vuol dire anche conoscere le influenze sottili ed i misteri, infatti il nome dell’Esagramma 巽 Xun significa, fra l’altro, divinazione ed offerta sacrificale (di cibo).

I Segni Misti ribadiscono che: “Il Penetrante è nascosto”. Le Sentenze aggiunte precisano: “Il Penetrante mostra come opera la virtù. Mediante il Penetrante si è in grado di ponderare le cose e di rimanere nascosti. Mediante il Penetrante si è in grado di tener conto delle circostanze particolari.”

Il nome dell’Esagramma, le immagini che abbiamo esaminato ed i diversi temi che vedremo proposti dalle singole linee indicano quindi: flessibilità, mitezza, docilità, sottomissione, indecisione, ma anche perseveranza, trame nascoste, capacità di penetrare in profondità, capacità di modellare e manipolare gli avvenimenti, capacità di diffondere i propri comandi.

Narra Zhuang Zi:

Il macellaio del principe Wen Hui stava squartando un bue. Ogni colpo vibrato dalla sua mano, ogni sollevamento della spalla, ogni movimento del piede, ogni spinta del ginocchio, il fruscio della carne tagliata, il movimento del coltello, tutto era perfettamente armonioso, come la danza del Boschetto dei gelsi o la musica Jing Shou .

“Ammirevole,” disse il principe, “che la tua arte sia divenuta tanto perfetta.”

Il macellaio depose il coltello e rispose: “Ciò che mi sta a cuore è il Dao, che va al di là dell’arte. All’inizio, quando cominciai a squartare buoi, tutto ciò che vedevo dinnanzi a me era un bue intero. Dopo tre anni, non vedevo più la massa del bue, ma le singole parti. Adesso, non vedo nulla con gli occhi. Tutto il mio essere lavora, i sensi sono a riposo. La percezione e la ragione si arrestano e lo spirito si muove spontaneamente. Seguendo i filamenti della carne, il coltello scivola attraverso le fessure nascoste, scorre attraverso le cavità del corpo, trova la via che già c’è. Non taglio legamenti né tendini, per non parlare di ossa o giunture.

Un buon macellaio cambia il suo coltello ogni anno, perché taglia. Un macellaio mediocre cambia il suo coltello ogni mese, perché spacca. Io uso questo coltello da diciannove anni, ha macellato migliaia di buoi, ma la lama è ancora affilata come quando era nuovo. Ci sono interstizi nelle giunture e il filo della lama non ha spessore. Quando infili ciò che non ha spessore in un interstizio, c’è sempre spazio a sufficienza.

Capita tuttavia di incontrare giunture difficili. Me ne rendo conto, rallento, osservo attentamente, mi muovo con cautela. La lama si muove appena, delicatamente, ed ecco che la carne si apre e cade come una zolla di terra. Allora ritraggo il coltello, mi fermo e assaporo la gioia del lavoro compiuto. Pulisco la lama e la ripongo nel suo astuccio.”

“Eccellente”, disse il principe. “Il mio macellaio mi ha insegnato come coltivare l’energia vitale.”

(Zhuang Zi, III)

La strategia del Penetrante  è dunque quella di conservare e coltivare la propria Energia Vitale e raggiungere le proprie mete evitando lo scontro aperto: “senza rompere, né tagliare, ma trovando la via che c’è già, scivolando attraverso le fessure nascoste”.

Narra Lie Zi:

Confucio stava contemplando la cascata di Lü Liang. L’acqua precipitava da duecento piedi d’altezza e ribolliva schiumeggiando per molte miglia. Pesci, tartarughe, coccodrilli, salamandre non avrebbero potuto nuotare in quelle acque. Ma improvvisamente Confucio vide un uomo in acqua.

Pensando che si trattasse di un uomo che un grande dolore portava a cercare la morte, Confucio chiamò i suoi discepoli sulla riva per cercare di ripescarlo. Ma qualche centinaio di passi più a valle l’uomo uscì tranquillamente dall’acqua, con i capelli sciolti sulle spalle e cantando. Confucio lo raggiunse e lo interrogò: “Ho creduto che tu fossi uno spirito, ma ora che ti vedo da vicino mi rendo conto che sei un uomo. Posso domandarti qual’è il tuo metodo per muoverti così nell’acqua?”

“Non ho nessun metodo. Ho cominciato, poi ho acquistato fiducia, la cosa mi è divenuta abituale, ora è parte della mia natura. Mi lascio aspirare dai vortici quando mi trascinano giù e risalgo con le correnti ascendenti. Seguo il Dao dell’acqua anziché cercare di dirigermi con la volontà. Così mi muovo nell’acqua.”

Confucio insistette: “Cosa intendi con ‘ho cominciato, poi ho acquistato fiducia, la cosa mi è divenuta abituale, ora è parte della mia natura’?”

“Sulla terraferma, dove sono nato, mi sentivo sicuro: questo è l’inizio. Poi sono cresciuto nell’acqua e ho acquistato fiducia. Muovermi nell’acqua è diventato abituale. Quando non ho più saputo come lo facevo, è diventato parte della mia natura innata.”

(Lie Zi, II)

La strategia del Penetrante è di  “non seguire un metodo prestabilito”, di “non cercare di dirigere con la volontà”, ma di muoversi “seguendo ed assecondando il flusso naturale degli avvenimenti (Dao)”.

57 - sottomettersi

LA SENTENZA
Il Penetrante. Mediante piccole cose riuscita.
Propizio è avere ove recarsi.
Propizio è vedere il grand’uomo.

La Sentenza indica la strategia generale da seguire per “penetrare”:

  • “Mediante piccole cose riuscita”: procedere a piccoli passi, con pazienza e flessibilità.
  • “Propizio è avere ove recarsi”: tenere sempre presente l’obiettivo finale.
  • “Propizio è vedere il grand’uomo”: accettare di sottomettersi docilmente a chi detiene il potere nella situazione.

Il “grande uomo” è anche la parte migliore di ognuno di noi, quella che viene spesso definita il “maestro interiore” che può guidarci nella realizzazione del nostro “destino”.

L’IMMAGINE
Venti che si susseguono:
L’immagine del Sottomesso.
Così il nobile rinnova il suo mandato (celeste)
e porta avanti la sua realizzazione.

Il “destino” personale nella tradizione cinese è chiamato “ming“, “mandato (celeste)“, e rappresenta il compito fondamentale della nostra esistenza.
C’è un punto specifico associato al “mandato celeste”: il ming men, la porta del destino (letteralmente “la porta del mandato”), il punto numero 4 del Meridiano Straordinario Vaso Governatore, che si trova fra la seconda e la terza vertebra lombare, all’altezza dell’ombelico. Si dice che, oltre al cordone ombelicale fisico, Yin, che unisce il bambino alla madre, esista un altro cordone ombelicale immateriale, Yang, che unisce l’essere umano al cielo, collegando il punto ming men alla Stella Polare. Attraverso di esso il neonato riceverebbe appunto, alla nascita, il suo “mandato celeste”.
Il tema spirituale dell’Esagramma 57, La Sottomissione si riferisce proprio all’accettazione ed alla messa in opera del proprio mandato celeste.

Il fine ultimo, evolutivo, delle Discipline Orientali è quello di fornire gli strumenti utili nel percorso personale per ritrovare se stessi, la propria strada (il Dao) e compiere il proprio mandato.

Il testo dell’Immagine si può anche tradurre:

Venti  che si susseguono:
L’immagine del Penetrante.
Così il nobile ripete i suoi ordini
e porta avanti la loro realizzazione.

In questo caso viene evidenziato il lavoro quotidiano ed incessante di spinta, di limatura e di modellazione che è necessario per dare forma ai propri sogni. In tutte le Discipline Orientali viene costantemente sottolineata la necessità della pratica quotidiana, attenta e perseverante.

LE SINGOLE LINEE

Sei all’inizio significa:
Avanzare o retrocedere?
È propizio avere la determinazione di un soldato.

Il Commento precisa:
“Avanzare o retrocedere?”: la volontà è rosa dal dubbio.
“È propizio avere la determinazione di un soldato”: in modo che la volontà sia disciplinata.

La Serie afferma:
Il Viandante (Esagramma 56) non ha nulla che lo accolga. Per questo segue il segno: il Penetrante. Il Penetrante significa andare dentro.

L’Esagramma precedente ䷷ 56 Il Viandante è coinvolto episodicamente e superficialmente nelle situazioni che incontra sul suo cammino. Infatti nei Segni Misti è detto: “Il Viandante significa essere poco attaccato”. Invece il Penetrante “entra dentro”, penetra in una situazione per modificarla dall’interno.
Alla prima linea deve decidere se lasciarsi coinvolgere ed entrare nella situazione, oppure farsi da parte e rimanerne al di fuori.
Non vi sono apprezzamenti mantici, per cui la scelta è lasciata interamente al libero arbitrio personale, ma bisogna evitare in ogni modo di rimanere esitanti e di lasciarsi rodere dal dubbio.
Comunque si decida bisogna proseguire, con disciplina, senza ripensamenti e con la determinazione di un soldato, sulla via che è stata scelta.
È una scelta difficile perchè la linea, che è debole, senza relazioni e fuori posto in questa posizione, se decide di entrare, deve portare il peso di tutte le altre linee sovrastanti. È un carico gravoso e l’obiettivo da raggiungere (la quarta linea) è comunque lontano.
La strategia da seguire è sempre quella indicata dalla Sentenza: procedere a piccoli passi, con pazienza e flessibilità, tenere sempre presente l’obiettivo finale ed accettare di sottomettersi a chi detiene il potere nella situazione.

L’Esagramma derivato è ䷈ 9 La Forza Domatrice del Piccolo, dove lo Yin ha raggiunto una posizione determinante, e che mostra appunto come il “piccolo”, lo Yin, possa “addomesticare”, il grande, lo Yang.

La prima linea, spezzata, del Trigramma Vento ☴ rappresenta simbolicamente le radici dell’Albero ed indica quindi la necessità di radicarsi fortemente a terra con la solidità e la disciplina di un guerriero. Se non è in grado di farlo patisce tutta l’incertezza di un ramoscello in balia di un Vento impetuoso ed incostante.

Nove al secondo posto significa:
Inginocchiarsi ai piedi dell’altare.
Consultare ripetutamente scribi ed indovini.
Propizio.
Non c’è errore.

Il Commento precisa che “la ripetizione è propizia perchè si mantiene in una posizione centrata”. Infatti la linea è in posizione centrale nel Trigramma Interno, condizione che viene sempre valutata positivamente e che bilancia l’eccessiva tendenza all’azione, le ripetute consultazioni, che deriva dalla sua posizione scorretta di linea Yang in una posizione Yin.
La “consultazione di scribi ed indovini (pur essendo) ripetuta” è propizia e non è un errore, perchè non è compulsiva ed è richiesta dalla situazione di incertezza. A differenza della linea precedente, che può essere preda dell’incertezza, la seconda linea ha trovato le giuste coordinate spirituali, si sottomette al suo destino, inginocchiandosi sotto l’altare, e si forma un quadro chiaro della situazione analizzando la storia passata, con l’aiuto degli scribi, e le sue possibili evoluzioni, con l’aiuto degli indovini.
L’incertezza deriva principalmente dalla mancanza di relazione fra questa linea, che ha un ruolo di responsabilità subordinato, ed il suo “sovrano”, la quinta linea, da cui, evidentemente non riceve le dovute disposizioni.
Inoltre la situazione presenta probabilmente degli influssi nascosti e delle manovre poco chiare, rappresentati sempre dal Trigramma Vento ☴, nel centro del quale si trova la linea. Ma, contemporaneamente, la linea è all’inizio del Trigramma Interno Lago ☱, che rappresenta sia la sapienza della parola scritta che la magia della parola, per cui può contare su scribi ed indovini (Lago ☱) che possono condividere la chiarezza del Trigramma Interno successivo Fuoco ☲ ed aiutare quindi a prevedere cosa succederà.

Questa linea muta nell’Esagramma ䷴ 53 Il Progresso Graduale che indica la capacità di procedere passo passo facendo tesoro dell’esperienza precedente.

Nove al terzo posto significa:
Sottomissione ripetuta.
Svergognamento.

Il Commento precisa che “la vergogna della sottomissione ripetuta (deriva dal fatto che) la sua volontà si esaurisce”.

La posizione della terza linea è sempre difficile perché rappresenta uno stato di transizione in cui è necessario essere vigili ed attivi per per affermare se stessi e le proprie ambizioni. A differenza della seconda linea, anch’essa Yang, però centrata, la terza linea ha difficoltà ad adeguarsi al tema dell’Esagramma e deve imporsi continuamente di assumere un atteggiamento, forzato ed innaturale, di sottomissione. In tal modo disperde le sue energie e finisce nella vergogna.
L’Esagramma derivato ䷺ 59 La Dissoluzione (La Dispersione) indica appunto una situazione di perdita causata da eventi esterni incontrollabili, come un’alluvione che sommerge tutto.

Sei al quarto posto significa:
Il rimpianto svanisce.
Durante la caccia si catturano tre specie (di selvaggina).

Il Commento alla linea precisa che “catturare tre specie (di selvaggina) durante la caccia (significa) avere successo.

La quarta linea è quella che si trova maggiormente a suo agio nella situazione descritta dall’Esagramma perché, essendo una linea Yin corretta ed in relazione corretta con la quinta linea, il sovrano, non ha alcuna difficoltà a sottomettersi al potere costituito e riesce a raggiungere dei riconoscimenti di prestigio ed a realizzare i suoi obiettivi.
Realizza quindi in pieno tutte le condizioni descritte nella Sentenza.
A differenza della linea precedente, non ha quindi alcun “rimpianto” per aver mantenuto un atteggiamento di sottomissione, perché, in realtà, è stata in grado di raggiungere una posizione dalla quale, attraverso la docilità, è diventata in grado di influenzare e manovrare gli eventi anche senza apparire troppo, come evidenziano i Segni misti: “Il Docile è nascosto” e le Sentenze aggiunte: “Il Docile mostra come opera la virtù. Mediante il Docile si è in grado di ponderare le cose e di rimanere nascosti. Mediante il Docile si è in grado di tener conto delle circostanze particolari.”
Lo conferma anche l’Esagramma derivato ䷫ 44 Il Farsi Incontro, dove è ribadito esplicitamente che “la donna (in questo caso, la quarta linea Yin) è potente”.

Il compito di catturare le tre specie di selvaggina che servivano per la cucina reale e per i riti sacrificali officiati dal sovrano veniva considerato particolarmente prestigioso.
Le tre specie rituali sono identificate con la pecora, ☱ Lago, il pavone, ☲ Fuoco, ed il gallo ☴, Vento, e corrispondono ai tre Trigrammi a cui appartiene la quarta linea. Vengono citate nel Libro dei Riti dei Zhou, uno dei grandi testi classici antichi.
Il numero tre indica un successo pieno e la capacità di portare a termine ottimi affari, come conferma lo stesso Libro dei Mutamenti nella sezione Discussione dei Trigrammi: “il Vento ☴ tra gli uomini significa quelli brizzolati, significa quelli dalla fronte larga, quelli con molto bianco nell’occhio, significa quelli attenti al guadagno, che al mercato ottengono il triplo”.
Nel caso di responsi su questioni di affari, la quarta linea dell’Esagramma 57 rappresenta, senza dubbio, uno dei responsi più favorevoli.

Nove al quinto posto significa:
La perseveranza è salutare. 
Il rimpianto (deve) svanire.
Nulla che non sia propizio.
Non iniziare (qualcosa di nuovo), ma bensì portare a termine:
Prima del cambiamento tre giorni, dopo il cambiamento tre giorni.
Salute!

La quinta linea è la linea del sovrano, cioè la linea che esprime la migliore e più matura realizzazione del Penetrante ovvero del “Sottomesso”. Il sovrano non ha nessuno a cui sottomettersi, se non il Cielo, il suo “mandato celeste”.

Il giorno del “cambiamento”, geng, è il settimo giorno della settimana di 10 giorni che veniva utilizzata nell’antichità. Tre giorni dopo geng la settimana termina e deve inevitabilmente iniziare un nuovo ciclo. Il sovrano sa che il suo “mandato celeste” ha un termine e deve predisporre per tempo e con “perseveranza” la successione, senza “rimpianti”, perché questa è la volontà del Cielo. Non deve dunque “iniziare qualcosa di nuovo, ma completare ciò che va completato” e sistemare ciò che va sistemato, come insegna l’Esagramma 18 ䷑L’Emendamento delle Cose Guaste, che è quello che si ottiene dalla mutazione di questa linea e nella cui nella Sentenza ritorna identica l’espressione “tre giorni prima… tre giorni dopo…” (per approfondire questo argomento si consiglia di leggere l’articolo “Riparare i guasti“).

Nove sopra significa :
Strisciare sotto il trono.
Perdere i propri beni e la propria ascia.
Oracolo di sciagura.

Il Commento precisa che “la linea superiore (è costretta) a strisciare sotto il trono perché è andata troppo oltre” e ribadisce che “la sciagura è definitiva”.
Si tratta di uno dei responsi più infausti fra gli Esagrammi dell’I Ching. La sesta linea è forte, ma scorretta, in una posizione debole e non centrata. Inoltre si pone, presuntuosamente, sopra la quinta linea che rappresenta il sovrano, contravvenendo in tutti i modi all’atteggiamento di sottomissione richiesto dall’Esagramma. Come conseguenza è costretta ad umiliarsi di fronte al sovrano e le vengono sottratte tutte le sue ricchezze ed anche l’ascia rituale che era l’emblema del suo potere.
L’Esagramma derivato ䷯ 48 Il Pozzo, nella Sentenza, conferma che l’ultima linea “ha tirato troppo la corda” e ne paga le conseguenze: “Se la corda è troppo corta per attingere al pozzo, o se la brocca si rompe: disastro”.

Possiamo notare che il nome dell’Esagramma, Xun, qui declinato come inginocchiarsi o sottomettersi, compare esplicitamente soltanto alla seconda, terza e sesta linea.
Cioè a tutte le linee Yang, eccettuata la quinta, che rappresenta il sovrano, che non deve sottomettersi a nessuno se non al suo “mandato celeste”.
Le linee Yin, in particolare la quarta, che è in una posizione corretta, per loro natura, riescono più facilmente a sottomettersi, mentre le linee Yang, che possono avere una tendenza ad essere autoritarie, hanno costituzionalmente difficoltà ad accettare un ruolo subordinato e quindi si trovano assai meno in sintonia con il tema generale dell’Esagramma.

Valter Vico
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L’I Ching è un oracolo, un libro di saggezza ed una guida a cui tutti possono accedere per porre le proprie domande, ricevere indicazioni sul giusto atteggiamento da tenere e sulle azioni da intraprendere (o da non intraprendere) nelle varie situazioni della vita e nel cammino della propria evoluzione personale.
Prima di prendere una decisione importante richiedi un consulto con l’I Ching (su appuntamento, di persona oppure via telefono) per porre al Libro dei Mutamenti una domanda concreta su di un problema che ti sta a cuore nei progetti, negli affari oppure nelle relazioni famigliari, affettive o lavorative.
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11 pensieri riguardo “Esagramma 57 – Sottomettersi docilmente?

  1. Mina canta “Io sono il vento”, di Fanciulli — Testoni

    Io sono il vento,
    sono la furia che passa e che porta con sé,
    che nella notte ti chiama,
    che pace non ha,
    son l’amor che non sente pietà.
    Se t’accarezzo
    non devi fidarti di me
    io non conosco la legge che guida il mio cuor,
    son l’amor, la passione d’amor
    qualcosa c’è in me
    più forte di me.
    Sono l’aria che talora sospira
    e che al sol del mattino più dolce si fa,
    son la furia che improvvisa s’adira
    e che va, fugge e va
    dove andrà non lo sa.
    Io sono il vento,
    sono la furia che passa e che porta con sé,
    ho attraversato il deserto cercando di te
    t’amerò, era scritto così
    qualcosa c’è in me
    più forte di te
    più forte di me.

    Io sono il vento,
    sono la furia che passa e che porta con sé,
    ho attraversato il deserto cercando di te
    t’amerò, era scritto così
    qualcosa c’è in me
    più forte di te
    più forte di me.

  2. Le Orme – Amico di Ieri

    (Tolo Marton-Tony Pagliuca-Gian Piero Reverberi-Aldo Tagliapietra)

    Vento d’autunno intriso di sabbia
    Posi il tuo vento sulla città,
    Il deserto è la tua culla
    Non conosco la tua età.

    Porti il ricordo di antichi pionieri
    Spinti da un sogno di libertà.
    Hai disperso i loro canti
    Li hai guidati verso il mare
    A una nuova realtà.

    Vento d’autunno, amico di ieri,
    Oggi nessuno si cura di te
    La tua voce che si alza
    Toglie il sonno a chi riposa
    Sporca solo la città.

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