No alla guerra! #TaoTeChing #IChing #Esagramma 7, l’Esercito

Dao De Jing (Tao Te Ching) 30 e 31

Colui che segue la Via e assiste un sovrano degli uomini

non fa uso delle armi per commettere violenze sotto il Cielo e

nelle sue faccende risponde adeguatamente (alle sollecitazioni esterne).

Là dove si è accampato un esercito crescono sterpi e rovi,

dopo il passaggio di grandi armate inevitabilmente verranno annate di carestia.

Fa bene chi, raggiunto il risultato, si ferma e non osa approfittarne per acquisire potenza.

Raggiunge il risultato e non si esalta,

raggiunge il risultato e non si gloria,

raggiunge il risultato e non diventa arrogante,

raggiunge il risultato e, se non ha ottenuto qualcosa, si ferma (comunque),

raggiunge il risultato e non commette violenze.

Le cose potenti perciò stesso decadono:

ciò vuol dire che non sono conformi alla Via e

ciò che non è conforme alla Via finisce in fretta.

Dao De Jing (Tao Te Ching) 30

Riguardo alle armi, per quanto siano belle,

non sono strumenti di buon auspicio,

sono cose, si può dire, che gli esseri detestano.

Per questo chi pratica la Via non vi si sofferma.

Il nobile, che è pacifico, di regola, valorizza la sinistra,

chi usa le armi, di regola, valorizza la destra.

Le armi non sono strumenti di buon auspicio,

non sono gli strumenti del nobile,

che le usa solo se non può farne a meno.

Tranquillità è moderazione rappresentano il modo superiore di agire.

Egli vince ma non se ne compiace.

Chi se ne compiace, in realtà, prova piacere nell’uccidere le persone.

Dunque, chi prova piacere nell’uccidere le persone

non potrà ottenere ciò che vuole sotto il Cielo!

Nelle faccende favorevoli viene privilegiata la sinistra,

nelle faccende sfavorevoli viene privilegiata la destra.

Il comandante in seconda delle truppe sta a sinistra,

il comandante supremo delle truppe sta a destra,

per cui prendono i posti assegnati durante i riti funebri.

Chi ha ucciso un gran numero di persone

le commemora con cordoglio e con pianto:

la vittoria in guerra gli assegna il posto durante i riti funebri.

Dao De Jing (Tao Te Ching) 31

Yi Jing (I Ching), Esagramma ䷆ 7 L’Esercito 師 Shi

Segni Misti:

La Solidarietà è cosa lieta.
L’Esercito significa cordoglio.

Nell’ultimo, e più importante, de I 36 Stratagemmi troviamo:

La fuga è la strategia migliore.

Preservate le forze per evitare di dare battaglia.

In certi casi non c’è nulla da biasimare, né è mai in questione una sconfitta.

(da I 36 Stratagemmi, Gli stratagemmi delle guerre disperate: 36, a cura di L.V. Arena, ed. Bur)

Di fronte al pericolo, la fuga non è soltanto la strategia migliore, è anche quella più istintiva e naturale. È noto che gli animali, quando è possibile, evitano sempre il conflitto, ma quando non possono fare altrimenti combattono accanitamente, anche fino alla morte.

Combattere significa sempre “cordoglio”. L’unico risultato sicuro della guerra sono “carri carichi di cadaveri”.

Meglio l’uomo paziente che l’uomo forte;
e chi domina l’animo suo è da più di un espugnatore di città.

(Proverbi 16,32)

Sei al terzo (posto):

Se l’Esercito porta carri di cadaveri”:

invero (pur essendo) grande non ha vinto “ed è una sciagura”.

Yi Jing (I Ching) 7.3

Bisogna impegnare battaglia solo se si è sicuri di vincere, altrimenti si va fatalmente incontro alla sciagura. Ritirarsi, se le proprie forze sono inadeguate, non è affatto considerato indecoroso, anzi, può costituire un’elegante manovra di disimpegno.

Un assunto di base dell’Arte della guerra è che si combatte se e soltanto se il nemico è già sconfitto.

Infatti la linea di destinazione dell’Esagramma di Mutazione, ䷭ 46 L’Ascendere 升 Sheng, mostra una situazione in cui si conquista senza colpo ferire una città sguarnita, come una lama che entra nel burro:

“Ascendi nella città vuota”: invero non c’è spazio per nessun dubbio.

Yi Jing (I Ching) 46.3

Nel Commento alla Sentenza dell’Esercito le operazioni militari vengono paragonate al “veleno”: l’Esercito è come un’amara medicina, è velenoso, ma va usato, correttamente, solo se non se ne può fare a meno e se può dare i risultati sperati. In ogni caso, in qualunque modo venga utilizzato, produrrà soltanto danni.

Nel Dao De Jing le parate militari vengono paragonate ai funerali e, come per Attila, si dice che “dove passa l’esercito non cresce più l’erba”.

Riassumendo:

La violenza è l’ultima risorsa degli imbecilli”

(Isaac Asimov)

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Immagine: Akira Kurosawa, Ran, hand painted storyboard

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