Suonare l’I Ching

di Giorgio Panico


Questo album è basato sull’antico testo cinese divinatorio omonimo. I brani sono stati composti elaborando i concetti filosofici e matematici che ne stanno alla base e le scelte fatte sono state confermate consultando l’oracolo stesso.

Il mio primo contatto con l’I Ching è avvenuto agli inizi di marzo 2020: il libro mi è stato regalato qualche giorno prima del lockdown per il covid19 e ho avuto l’intera quarantena per leggerlo.
Sono rimasto immediatamente colpito dalla somiglianza tra I Ching e musica: entrambi si basano sull’utilizzo di elementi quantitativamente limitati per costruire situazioni illimitate (o quasi) e entrambi tengono conto della qualità individuale nascosta nelle cose e negli uomini, come anche nel nostro inconscio (C. G. Jung – Zurigo, 1949).
Dopo aver letto il Libro dei Mutamenti e il materiale (il libro secondo nell’edizione di Richard Wilhelm) e cominciato a ragionare sulle possibili correlazioni musicali ho chiesto all’oracolo se fosse possibile “suonare” l’I Ching. La risposta è stata l’esagramma ䷘ 25 L’Innocenza (L’Inaspettato) 无妄 Wu Wang con la prima linea mutevole e, conseguentemente, l’esagramma ䷋ 12 Il Ristagno 否 Pi. Data la mia inesperienza e l’apparente contraddizione tra i due segni, ho interpretato il responso come un sì ma condizionato dal fatto che avrei dovuto continuare a studiare.
Così, dopo numerose ipotesi, tentativi e cambi di strada, confermati o abbandonati dopo aver interpellato l’oracolo, sono riuscito a stabilire un metodo di composizione attraverso l’I Ching (ovviamente si tratta di un metodo, non del metodo).
Relativamente all’aspetto armonico sono arrivato alla conclusione che gli esagrammi dovessero essere degli accordi in cui gli strumenti si muovono andando a creare pattern e melodie.
Inizialmente ho assegnato le note C (Do) e G (Sol) rispettivamente ai trigrammi ☰ 乾 Qian/Ch’ien Il Creativo (Il Cielo) e ☷ 坤 Kun/K’un Il Ricettivo (La Terra) utilizzando l’intervallo di quinta. Sono partito dalla nota C (Do) solo perché convenzionalmente è la prima nota del nostro sistema armonico, lo stesso procedimento può essere tranquillamente trasportato partendo da un’altra nota qualsiasi, e ho utilizzato l’intervallo di quinta poiché, dopo quello di ottava, risulta il più consonante e, proprio per questo, è alla base della musica di ogni epoca e luogo (anche i greci e i cinesi stessi avevano basato i propri sistemi armonici su questo rapporto).
Anche le altre coppie di trigrammi complementari avrebbero dovuto avere la stessa relazione che c’è tra ☰ 乾 Qian/Ch’ien e ☷ 坤 Kun/K’un e al tempo stesso avrebbero dovuto avere un rapporto (intervallo) più o meno consonante sia con ☰ 乾 Qian/Ch’ien che con ☷ 坤 Kun/K’un.
La prima strada percorsa è stata quella di disporre tutte le note per quinte


ma sia il mio orecchio sia l’oracolo non erano d’accordo riguardo a ☶ 艮 Gen/Kên e ☱ 兌 Dui/Tui, in quanto non risultavano molto consonanti con ☰ 乾 Qian/Ch’ien e ☷ 坤 Kun/K’un, così mi sono lasciato guidare dal 4° paragrafo del secondo capitolo dello Shou Kua ed ho disposto i trigrammi secondo i due moti descritti:

(moto progrediente) Il tuono cagiona il moto, il vento cagiona la dispersione, la pioggia cagiona l’umidità, il sole cagiona il riscaldamento,
(moto retrogrado) l’Arresto cagiona la sosta, il Sereno cagiona la letizia, il Creativo cagiona la dominazione, il Ricettivo cagiona il riparo.


Il moto progrediente comincia con ☳ 震 Zhen/Chên (nota D – Re), ma nasce comunque dall’unione di ☰ 乾 Qian/Ch’ien e ☷ 坤 Kun/K’un (D è la quinta di G), e vede i trigrammi corrispondenti a forze naturali operanti nel tempo disposti per quinte. Il moto retrogrado, in cui i trigrammi si riferiscono a stati che intervengono nel corso dell’anno, è sempre costituito da una successione di quinte che parte da ☶ 艮 Gen/Kên (nota Bb – Si bemolle) e termina con ☷ 坤 Kun/K’un (nota G – Sol).
In questo modo, le coppie di opposti/complementari sono:


e i due moti sono concatenati per quinte:


Partendo da Ch’ien (C – Do) e disponendo le note in ordine di altezze ricaviamo questa scala:


Ogni esagramma diventa così l’associazione di due note, se consideriamo trigrammi inferiore e superiore, o di quattro, se consideriamo anche i due trigrammi intrinseci. Io mi sono affidato allaseconda opzione lavorando sempre su quadriadi. In realtà anche considerando sempre quattro trigrammi per ogni esagramma si possono ricavare accordi di una, due, tre o quattro note in quanto a seconda della combinazione i trigrammi possono ripetersi: ad esempio gli esagrammi ䷀ 1 Il Creativo 乾 Qian/Ch’ien e ䷁ 2 Il Ricettivo 坤 Kun/K’un sono composti da una sola nota che si ripete quattro volte (C x 4 e G x 4); ䷾ 63 Dopo il Compimento 既濟 Chi Chi (B, E, B, E) e ䷿ 64 Prima del Compimento 未濟 Wei Chi (E, B, E, B) sono composti dalle stesse due note che si alternano; ䷜ 29 L’Abissale (L’Acqua) 坎 Kan/K’an (E, D, Bb, E), ䷝ 30 L’Aderente (Il Fuoco) 離 Li (B, A, F, B), ䷲ 51 L’Eccitante (Lo Scuotimento, Il Tuono) Zhen/Chên (D, Bb, E, D), ䷳ 52 L’Arresto (La Quiete, Il Monte) 艮 Gen/Kên (Bb, E, D, Bb), ䷸ 57 Il Mite (Il Penetrante, Il Vento) 巽 Xun/Sun (A, F, B, A), ䷹ 58 Il Sereno (Il Lago) 兌 Dui/Tui (F, B, A, F) sono composti da tre note differenti più una quarta che coincide con la prima.
Le ritmiche sono sempre ricavate dagli esagrammi ma prendendo in considerazione i signori del segno. Seguendo il primo paragrafo del primo capitolo dello Shou Kua ho assegnato il numero 3 alla linea yang e il 2 a quella yin:
I santi saggi del tempo antico fecero il Libro dei Mutamenti in questo modo:
Per aiutare gli dei luminosi in modo misterioso essi inventarono l’oracolo tratto dagli steli di millefoglie. Assegnarono al cielo il numero tre e alla terra il numero due, e da qui fecero il computo degli altri numeri.
Contemplarono i mutamenti nel chiaro e nell’oscuro, e in accordo con questi stabilirono i segni.
Generarono moti nel solido e nel tenero e fecero così nascere le singole linee. Si posero in armonia con Senso e Vita, e istituirono in conformità l’ordinamento del mondo esteriore e nell’esplorare la legge della propria interiorità fino al suo nucleo più profondo, essi pervennero a comprendere il destino.

Di conseguenza le ritmiche hanno una base ternaria o binaria a seconda della natura delle linee corrispondenti ai signori del segno. Se c’è più di un signore, si moltiplicano i valori relativi alle linee e se vengono distinti signori costituenti e dominanti, i primi caratterizzano il numero di pulsazioni mentre i secondi la suddivisione (binaria o ternaria) delle pulsazioni:

O = signore dominante
□ = signore costituente
— = linea yang
– – = linea yin


Riassumendo, se prendiamo in esame un esagramma avremo:

Le scale utilizzate per il materiale tematico e di accompagnamento non si basano necessariamente sulle otto note corrispondenti ai trigrammi ma sui 12 semitoni. Ad esempio, riprendendo l’esagramma ䷸ 57 Xun/Sun, ci saranno più scale applicabili rispettando l’unica condizione di mantenere inalterate le note dell’esagramma. Ecco alcune combinazioni possibili (ce ne sono molte di più per questo stesso esagramma):

In questo modo, la scelta delle scale è lasciata libera, come libera è la scelta di velocità e accentazione delle ritmiche.
Raggiunte queste conclusioni è iniziato il vero lavoro creativo di scrittura e arrangiamento. Mi sono lasciato guidare prevalentemente dalle sonorità degli accordi e talvolta dai testi delle immagini e delle sentenze. Otto brani sono dedicati agli esagrammi relativi ai trigrammi primordiali, due alle “ruote” del cielo anteriore e del cielo posteriore, uno alla sequenza di esagrammi per la formazione del carattere e un ultimo alla sequenza riguardante la storia della civiltà.
Credo che l’I Ching possa essere “suonato” in molti modi, sia attraverso un metodo prestabilito sia traendo ispirazione leggendolo e consultandolo, entrambe le modalità (oltre ad essere già state percorse da diversi musicisti) sono praticabili, anche contemporaneamente. Inoltre si può sempre cambiare strada, anzi penso sia nella natura stessa del Libro dei Mutamenti.


In questa intervista l’autore spiega i criteri compositivi utilizzati per definire la struttura dei brani in base agli Esagrammi dell’I Ching:

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