La visione analitica occidentale porta quindi a visualizzare la realtà in modo analitico, come una serie di oggetti distinti, isolati dal contesto; e tende a selezionarli e trattenerli in memoria secondo criteri di gerarchia. La visione estremo-orientale vede la realtà come una rete di relazioni, in cui gli oggetti sono costantemente associati al contesto; e tende così a memorizzare, nel contesto, anche oggetti per noi non significativi. L’atto stesso della percezione visiva, o almeno la concettualizzazione di questa, si modifica: vediamo mondi differenti. In qualche modo viviamo quindi in mondi differenti.

Sorgente: I differenti modi della percezione in Occidente e in Cina – Shiatsu Milano Editore