Musica e I Ching: conferenza a Torino 8 dicembre

L’I Ching e la musica hanno qualcosa in comune: entrambi colpiscono in profondità e suscitano emozioni, anche se molto spesso non riusciamo a comprendere razionalmente quali corde facciano effettivamente risuonare.

Sia l’I Ching che la musica si basano su di una rigorosa struttura formale, simbolica e matematica (Yin), che diviene vitale e liberare tutta la sua forza solo nel momento in cui viene interpretata ed eseguita creativamente dal vivo (Yang). Solo allora, calata nella realtà del momento presente, la sua energia può esprimersi compiutamente e può essere essere recepita, attraverso tutto il corpo, la mente e lo spirito, dall’ascoltatore o dal postulante, a seconda dei casi.

Molti artisti hanno tratto ispirazione creativa dal Libro dei Mutamenti per realizzare le loro opere, ma Paolo Antinucci propone un inedito e suggestivo percorso inverso, che è quello di interpretare la musica d’arte attraverso i responsi dell’oracolo.

Il libro si rivolge direttamente all’ascoltatore appassionato, senza richiedere la conoscenza della tecnica o della teoria musicale (e neppure della pratica oracolare). Il metodo utilizzato nasce da una lunga ricerca, effettuata con gruppi di ascolto specifici, al fine di far combaciare le sensazioni soggettive che derivano dall’ascolto musicale con le parole chiave più evocative estratte dal testo dell’I Ching.

Le associazioni con brani di musica d’arte, proposte per tutti i 64 esagrammi e spiegate in dettagli per 16 di essi, risultano particolarmente efficaci e convincenti e contribuiscono effettivamente ad entrare maggiormente in risonanza con la dinamica, il ritmo e l’armonia delle sentenze del Libro dei Mutamenti.

Vediamo un esempio: all’esagramma 57 dell’I Ching è associato il quartetto per archi n. 14 di Beethoven (l’accesso all’ascolto dei brani è particolarmente pratico ed immediato utilizzando i QR code riportati nel libro):

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