
Il MAO di Torino ospita la mostra di arte contemporanea “Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti”, di Fernando Sinaga. Si tratta di un progetto site specific in cui alcune delle tematiche ricorrenti nelle opere di Sinaga vengono messe in relazione con il contesto museale, per lasciare spazio alla virtualità divinatoria dei processi artistici contemporanei tra Oriente e Occidente.
Al MAO l’installazione dialoga infatti con due importanti volumi, una copia a stampa del classico cinese Il Libro dei Mutamenti (I Ching / Yijing) di metà Ottocento, proveniente della Biblioteca dell’Università La Sapienza di Roma, e un facsimile del Libro delle Sorti proveniente dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Quest’ultimo esemplare è una pregevole riproduzione dell’opera omonima scritta da Lorenzo Spirito nel 1482.
L’opera di Sinaga affronta un tema presente in tutte le culture di ogni tempo e latitudine: quello del tentativo di immaginare il futuro. Un futuro che rimane però imperscrutabile e si fa via via meno intellegibile. L’artista offre spunti di riflessione su di un presente segnato dall’incertezza: ci troviamo in uno scenario di domande senza risposte, nel flusso di una trasformazione in continuo divenire, in bilico fra speranza e disorientamento.
Il lavoro di Sinaga ci riporta a un passato enigmatico e incomprensibile, agli antichi divieti inquisitoriali del XVI secolo, quando i testi di divinazione e i giochi d’azzardo erano proibiti, in quanto solo Dio era in grado di conoscere il futuro; l’installazione ci costringe anche a una riflessione sull’oggi: nonostante statistiche, previsioni e calcoli di probabilità, non siamo in grado di dire con certezza dove siamo diretti né quale sarà il nostro avvenire.
Orfana della visione del futuro e abbandonata al suo incerto destino, la mostra Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti compie un’operazione poetica, creando uno spazio divinatorio dove tradizioni oracolari dell’Oriente e dell’Occidente si intrecciano e dispiegano predizioni, cercando di ordinare un tempo di discontinuità e di sparizioni. Un sistema di probabilità e di previsioni, di magico e soprannaturale che prendono forma nell’immaginario plastico dell’artista spagnolo.
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