
di Andrea Biggio
dicembre/gennaio
“Chi vuole precedere si smarrisce e perde la strada; chi segue, con pazienza e tenacia, trova una direzione durevole”
Nella sequenza del Calendario, dopo il 23, L’Usura, Lo Sgretolamento, è il tempo dell’esagramma n° 2 Kun, Slancio Ricettivo: le linee yang dei mesi precedenti sono state completamente scacciate verso l’alto da quelle yin cresciute dal basso.
È il periodo del solstizio d’inverno (21 dicembre, la giornata più corta dell’anno). L’oscurità giunge al suo massimo e la natura ci sembra al minimo della sua attività, ma in effetti l’energia viene conservata e concentrata nella terra per preparare, nel ciclo dei mutamenti, Il Ritorno, 24.
È l’inizio delle feste più care a molti popoli: feste come il Natale, Capodanno, Epifania e Carnevale, che rappresentano nella stagione invernale un punto simbolico di svolta (dopo il 21 dicembre le giornate ricominceranno ad allungarsi), non soltanto nella tradizione cristiana (nascita del Cristo) ma anche negli usi delle preesistenti festività pagane e degli antichi riti della rinascita.
Subito dopo il solstizio, il 22 dicembre il Sole entra in Capricorno per restarvi fino al 20 gennaio. Il Capricorno è un segno di Terra, femminile, è il più profondo di tutto lo zodiaco, è cardinale perché legato alla notte più lunga dell’anno, momento a partire dal quale la luce torna a crescere e pochi giorni dopo inizia un nuovo anno, una nuova vita… Una “nuova luce” ci collega maggiormente alla spiritualità ed alla vita interiore.